Un progetto fotografico che pone in contatto due civiltà apparentemente lontane: il Veneto e l’Africa Centrale, entrambe nel lutto dell’abbandono di quel collegamento perduto con i propri avi, fatto di tradizioni, canti, e di saperi ancestrali.

Due i protagonisti: i casolari del profondo Veneto che, memore di una tradizione ben piantata, votata al lavoro, povera, e legata al sapere dei propri vecchi, abbandona i casolari e le tradizioni contadine in favore di una laboriosità dura, industriale, chiusa.

Dall'altra le maschere, i simboli e i mostri del Corno d’Africa che abbandonando i propri villaggi sulla spinta inesorabile dei moderni flussi migratori, diventano simboli di quelle spiritualità pagane erranti, che in cerca di una nuova dimora possano ri-abitare luoghi che attendono di essere vissuti ancora una volta.

Idea, costumi e scene: Marta Mazzucato

Fotografie: Elena Andreato